martedì, settembre 30, 2003

Another day...

Sveglia alle 5.00. La giornata si figura pesante e difficile... speriamo di riuscire a cavarcela anche questa volta.
Oggi si fa il vino. Veramente abbiamo iniziato ieri. Oggi rigiriamo la vinaccia nel torchio e spremiamo quegli altri 10 litri di vino.

Il 100 litri di Giovanni, ha un buco. Non riusciamo riempirlo. Che sia un 200 litri?

I prezzi delle case scendono. Quelli dei mutui sono stabili. Che sia il momento buono per fare il nido?

Non so, non mi fido. Meglio stare a guardare un altro po'.

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lunedì, settembre 29, 2003

Ieri mi sono perso il Gran Premio di Indianapolis.... Addormentato alle 19:30 e svegliato alle 20.30 da Antimo che litigava con Ross Brown sulle strategie da adottare... Cmq ho ripreso i sensi giusto in tempo per vedere l'arrrivo il volata di Shumacher sul traguardo. Antipatico sì, ma lì davanti non vorrei vederci nessun altro se non una magiga rossa.

A seguire su retequattro ri-ri-ri-trasmettevano il Pianista sull'oceano. Film affascinante... Con sempre il solito finale... io che mi addormento e non so come va a finire...

Prima o poi riuscirò a svelare l'arcano....

PS: sì, sono il tipo che si addormenta davanti alla tv.

PPSS: non sempre però.

.gz

domenica, settembre 28, 2003

Stamattina ci siamo svegliati tutti al buio. Tutti gli italiani intendo. Pensavo fosse solo un guasto alla centrale locale con il reperibile di turno irreperibile e invece.... alle 11.00 Giovanni ci ha portato la notizia che il guasto alla rete elettrica è a livello nazionale. La prima cosa a venirmi in mente sono state le centrali elettriche a celle di combustibile di Rifkin (L'era dell'idrogeno). Se avessi avuto in casa un generatore a celle di combustibile, non avrei avuto bisogno di ricorrere al vecchio modem a 56K per collegarmi ad internet, nè delle batterie del portatile....

Sarà per la prossima volta....

.gz

sabato, settembre 27, 2003

Ok... la prova l'ho fatta.... adesso devo solo cercarmi di ricordare come funziona tutto l'ambaradam. Ricordarsi. A volte penso che non si dà mai abbastanza importanza ai ricordi. Una volta, quando ero ancora un bambinetto senza pensieri, pensai fosse strano il fatto che si fanno tante cose, quasi senza esserne coscienti: quando camminiamo, muoviamo prima una gamba in avanti e poi l'altra (facile no?). Ma ricordiamo il fatto di aver camminato, non l'aver mosso quel particolare muscolo in quel particolare moviemento.... Così decisi di fissare nella mia mente l'idea, il ricordo di questi movimenti e iniziai a registrare le informazioni: ero nella roulotte (parcheggiata nel cortile di casa, il giorno successivo saremmo partiti per le vacanze) e quindi mi mossi per uscire e dirigermi al centro del cortile. Ricordo tutti i singoli passi, i singoli movimenti dei muscoli, ma nè come fossi vestito, nè tantomento quanti anni avevo, nè cosa stessi facendo un attimo prima o un attimo dopo. Ricordo solo quel gesto di uscire dalla roulotte (si scrive così?) e andare verso il centro del cortile. Poi il buio assoluto. Ora capisco due cose:
1) l'informazione è una risorsa limitata;
2) quando morirò vedro me stesso, bambino, uscire dalla roulotte....

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Una inutile fuga in avanti.... servirebbe tirare il freno a mano.... rallentare in curva... rimettersi in carreggiata....

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