Cyborg
"Lo spettacolo è finito, si sono spenti anche i titoli di coda, siamo immersi in una sala buia e muta, senza più pareti. Possiamo sentire solo le lingue dimenticate del tuo e del mio corpo."
Alberto Abruzzese, "La bellezza per te e per me", 1998
Lo spettacolo è finito, non ci sono più immagini, non c'è più alcuna storia.
Anche i titoli di coda sono spenti, non c'è più niente da raccontare o da dire.
La sala è buia, muta, senza pareti, non c'è niente di definito ma tutto è da definire, senza confini.
Ricordiamo ancora, ma stiamo già esplorando, scoprendo l'indefinibile.
Siamo nel postumano. I nostri corpi hanno appendici tecnologiche: siamo già cyborg e ancora soffriamo per la nostra umanità perduta.
.gz
Alberto Abruzzese, "La bellezza per te e per me", 1998
Lo spettacolo è finito, non ci sono più immagini, non c'è più alcuna storia.
Anche i titoli di coda sono spenti, non c'è più niente da raccontare o da dire.
La sala è buia, muta, senza pareti, non c'è niente di definito ma tutto è da definire, senza confini.
Ricordiamo ancora, ma stiamo già esplorando, scoprendo l'indefinibile.
Siamo nel postumano. I nostri corpi hanno appendici tecnologiche: siamo già cyborg e ancora soffriamo per la nostra umanità perduta.
.gz
2 Comments:
varie gradazioni di postumanismo...
L'armonia pitagorica è superata. Il caos è il nuovo principio ordinatore.
I sensi liberati assaporano un nuovo mondo fatto di matematica immaginaria.
Hai perfettamente ragione, le avanguardie cominciano a rendersene conto...
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