Quando le fate non c'entrano...

ant. 3,25 s19 post. 4.00 s18
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E se ne va...

Ieri ho venduto la moto.
La grigia. La prima.
La Gagliarda.

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La fiera della brutt(in)e - (parte 3^)

Le fate ci guardano.
Le fate ci sorridono.
Le fate ci ingannano.

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Walking...

Budapest - 13 maggio 2006

Storie Assurde 3 - [29 luglio 2005]

Il venditore scalzo si ferma, si guarda intorno,
si siede e si appoggia sulla mercanzia.
L'aria è calda e ne sfuma i connotati.
Si guarda intorno. Guarda la gente.
La gente lo guarda. Ma non lo vede. Non vede la sua merce.
Il venditore scalzo si alza e si spoglia.
Il suo corpo nudo e nero come la pece, risalta tra il bagliore
della spiaggia bianca e argentata.
Nessuno lo vede.
Il venditore scalzo va verso il mare e cammina fino a sparire.
La mercanzia resta sulla spiaggia, bagnata dalla risacca
e trasformata in ciottoli colorati.
Una bambina passa e ne prende i più belli.
Il venditore scalzo, ormai scomparso, sorride.

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Storie Assurde 4 - [7 settembre 2005]

Luomosenzaunbraccio.
Sono al semaforo in attesa del verde. Sono fermo. Sono a piedi. E lo vedo.
Vedo "l'uomo senza un braccio".
Ha un cartello e gira tra le macchine. Sul cartello c'è scritto:
"sono l'uomo senza un braccio, aiutatemi".
Una ragazza lo guarda e fruga nella borsa. L'uomo senza un braccio si avvicina e allunga l'altro braccio. La ragazza lo guarda, gli da i soldi e guarda di nuovo il braccio che non c'è. Guarda il moncherino tranciato a metà dell'avambraccio. Guarda la ferita rimarginata male, i brandelli di carne che spuntano.
Lo guarda e ne è affascinata. L'uomo senza braccio capisce e dice:
- "la guerra, la guerra è male".
La donna lo guarda ed è affascinata da ciò che il male ha fatto.
Tende la mano lentamente. Vuole toccare il male.
Il male che ha fatto quell'uomo, luomosenzaunbraccio.
[cut]
Scatta il verde e lascio luomosenzaunbraccio... [cut].

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