mercoledì, maggio 11, 2005

Volti, sguardi, facce

Il tragitto per andare a lavoro si è allungato.
Adesso ne faccio di strada. Adesso sono di nuovo nel traffico. E ripasso per quelle strade che facevo quando andavo da mamma AM. Usavo uno scooter 50cc, con una ripresa da matti. E guidavo da matto.

Su marciapiedi e in sensi vietati. Una volta ho quasi falciato uno che beveva un cappuccino sulla soglia del bar.

Adesso non più. Adesso guido piano. Con giudizio. Non ho più il 50ino. Adesso ho quasi trent'anni. Adesso si è aperto un altro capitolo.

Per strada, nel traffico, a volte guardo in viso le persone. Difficilmente incrocio uno sguardo. Sono tutti assenti. Proiettati a controllare la distanza da chi sta davanti, a suonare il clacson appena scatta verde e a togliere il piede dalla frizione appena possibile.

Io a volte sorrido. Sorrido ai loro sguardi assenti. E per un attimo si ravvivano. No, non può essere che sorrido a loro. E si rispengno.

Stamattina ho incrociato lo sguardo di un prete. Guidava una panda. Sembrava un prete di frontiera... di quelli che urlano dal pulpito e scagliano ammonimenti verso chi intende cosa deve intendere. Mi stava guardando... Forse pensava le stesse cose... Non ho fatto in tempo a sorridere... Non ho più il 50ino.

.gz